poveri cristi

martedì 23 ottobre 2007

Tasse e buchi neri.


Pagare le tasse è un segno di civiltà, questo è vero, mantenere le tasse ad un livello adeguato è segno di efficienza del governo e anche questo è vero. Che in Italia le tasse sono altissime è un dato di fatto, come che i governi, di qualsiasi foggia, sono inefficientissimi. Uno statale qualunque (non mettiamo in mezzo la casta) perde il 40% dello stipendio in tasse, adesso gli studi di settore hanno standardizzato i pagamenti per artigiani e commercianti, con grandi lamentele degli interessati, ma i soldi sembrano non bastare mai. Come è possibile? Quali servizi stiamo pagando così cari, visto la decadenza generalizzata della cosa pubblica? Proviamo un secondo a fare due conti sulle cose minime, la tassa di monopolio sulle sigarette per esempio. In Italia ci sono circa 4 milioni di fumatori che negli ultimi 5 anni si sono visti alzare il prezzo delle sigarette anche di 60 centesimi in totale. Proviamo a fare due conti, mettiamo che lo stato alzi il prezzo delle sigarette di 10 centesimi, mettiamo anche che il fumatore medio consumi un pacchetto al giorno, allora si avrebbero 300.000 euro AL GIORNO in più nelle casse dello stato, che in un anno fanno circa 108 milioni di euro in più creati dal nulla, moltiplicato per 6 si arriva oltre i 650 milioni di euro. Una bella cifretta. Questa è solo una minima voce del rogito totale, però indicativa dell'entità delle entrate. Di fatti si continuano a trovare 'sti tesoretti dappertutto, senza che le tasse non accennino a diminuire. Secondo me una soluzione ci sarebbe: far emergere i buchi neri. Si i buchi neri, quegli oscuri serbatoi che inghiottono quantità mirabolanti di fondi non tassati e non tassabili. Sto parlando di droga e prostituzione. Che la mafia sia la maggiore impresa italiana, la più profiqua, è stata la notizia di apertura al TG1 di ieri (che ormai ci ha abituato a scoprire l'acqua calda), e i suoi affari si fondano su droga e prostituzione, poi c'è il racket e tutto il resto, ma queste non sono cose regolarizzabili. Facciamo il salto di qualità, un nuovo stato di civiltà, dove l'uomo è accettato e servito in (quasi) tutti i suoi aspetti. Droga e prostituzione sono passatempi ancestrali, che hanno sempre accompagnato il cammino dell'uomo, in qualunque direzione fosse orientato. E poi, su non nascondiamoci dietro a un dito, dopo le recenti storie di coca e puttane in parlamento, non mi sembra si possa fare gli schizzinosi. Allora ecco la proposta, ovvia, droga e sesso liberi ma regolarizzati (e.g: ci si paga sopra le tasse e si fa una legislazione cazzuta sul tema). Un provvedimento del genere avrebbe un effetto domino molto benefico:


  1. riduzione drastica di spacciatori per strada, se non eliminazione completa (questo dipenderà, come adesso, da quanta voglia avranno le forze dell'ordine di farsi corrompere)

  2. niente più prostituzione per strada, basta con quelle povere tipette sul bordo delle strade alle 4 di notte, che i magnaccia ci mandino le proprie sorelle.

  3. E questo è il punto più importante, tasse più che dimezzate per tutti, senza perdere servizi.

  4. Drastica riduzione del giro d'affari della malavita.

Questa è un'alternativa. Un'altra possibilità è che la politica tiri giù la maschera una volta per tutte: "Ragazzi, noi siamo qua grazie alla mafia, mica grazie a voi. Arrendetevi!" Sarebbe tragico, ma almeno uno si sentirebbe meno preso per il culo.

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