poveri cristi

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lunedì 15 ottobre 2007

Report col botto!


Ieri sera è tornato Report, come direbbe Mammuccari è stato un puntatone. Si parlava di dervivati finanziari e della loro vendita indiscriminata e criminosa dapparte delle banche. Una su tutte, l'Unicredit, che ne ha fatte davvero nere!!! (cazzo è anche la mia banca!!) In due parole il problema è questo: tu chiedi un mutuo a tasso variabile, dopo un po' i tassi si alzano e la banca ti consiglia di acquistare un "derivato" che, a detta loro, ti permette di mantenere inalterati i tassi d'interesse sul tuo prestito. Bufala!!! In realtà è tutta una fregatura, i contratti che ti fanno firmare sono illeggibili da un profano, ci sono delle agenzie apposite che "smontano" i contratti per vederne il contenuto, ci vuole una laure in economia e un software da mezzo milione di euro per farlo. Spesso quello che si firma è una condanna, nei primi anni o mesi si riesce a guadagnare qualcosa per poi avere (sicuramente!!!!) delle perdite nel periodo successivo di oltre il 200% di quello che si era investito. Una truffa colossale, una vergogna. La cosa più sconvolgente però riguarda le amministrazioni locali, province, comuni regioni, queste sono i più numerosi acquirenti di prodotti bancari derivati, con la cosegyenza che presto (i primi derivati sono stati messi in commercio nel 2001), si troveranno tutte con i debiti fino al collo. Ad esempio il comune di Napoli avrà una rendita di 70 milioni di euro fino al 2010, dopo di che dal 2011 al 2025 dovrà restituire 200 milioni alle banche. Insomma questa amministrazione è salva, dotata di liquidità, la prossima non si potrà neanche permettere la carta per le fotocopie. Centinaia di amministrazioni locali in Italia sono nella stessa situazione, stavolta siamo davvero sull'orlo di un brutto tracollo.

Ogni volta che vedo Report, la Domenica sera, mi chiedo quale sarà la reazione del giorno dopo, a me personalmente ogni servizio mi fa incazzare come una iena. Però niente sembra cambiare mai in questo paese letargico. Comunque grazie Gabanelli, di cuore, se non altro per dimostrare che è ancora possibile fare del giornalismo serio in TV.

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