poveri cristi

domenica 27 aprile 2014

Un bicchiere

Ho sempre amato i bicchieri, sia quelli fatti fra amici, che quelli fatti dagli artigiani vetrai. Ancora ricordo lo stupore provato a Murano vedendo i mastri soffiatori all’opera, quelle danze ritmiche ripetute che davano forma a coppe, calici come a piccoli fenicotteri rosa.

Ho un debole per le trasparenze, per la luce che muta attraversando gli oggetti, riflettendosi su di essi. Così in un bicchiere, insieme al mio drink, ci trovo anche l’infinito. Dentro il bicchiere che bevi ci sei tu, c’è tutto l’istante che stai vivendo e di più, nascosti nei minuscoli dettagli di riflessioni e rifrazioni, dentro il cuore della trasparenza, si incontra lo spazio, mondi inesplorati, scenari mai guardati. Come la tempesta caustica sul pianeta di cristallo, che ho scoperto bevendo un gin.

 

Tempesta-caustica-su-pianeta-di-cristallo

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